Si tratta della tecnologia della citometria di massa che prende forma nell’utilizzo dello strumento HYPERION (Fluidigm).
Questo strumento, unico nel suo genere, e non ancora presente in Italia, rappresenta la massima innovazione tecnologica nel campo dell’analisi multi-parametrica dal momento che consente di analizzare un elevato numero di marcatori (proteine) contemporaneamente.
Più in dettaglio, il Sistema Hyperion è composto da due unità distinte e complementari:
– Helios mass cytometry system: comunemente utilizzato per le sospensioni cellulari;
– Hyperion imaging system: utilizzato per sezioni di tessuto tumorale.
Entrambe le unità sfruttano il principio della citometria di massa, permettendo di rilevare il segnale di anticorpi legati a metalli e determinare così l’espressione in singole cellule di molteplici proteine per singolo campione analizzato.
Fino a oggi applicato nei campi di ricerca di immunooncologia, di immunoterapia e di medicina traslazionale, l’Hyperion non è ancora stato utilizzato per la ricerca sui DIPG.
Ora grazie al vostro supporto potremo acquisire tale strumento, che sarebbe il primo in Italia e applicare questa tecnologia all’avanguardia per la ricerca sui DIPG.
L’innovazione su questa progettualità ha già permesso di vincere dei fondi di ricerca e una borsa di studio per la formazione dello staff scientifico dellìOspedale Pediatrico Bambino Gesù per l’applicazione di tale tecnologia.
Utilizzando preziosi campioni derivati dai pazienti con DIPG, l’HYPERION ci consentirebbe di costruire su basi più solide le nostre conoscenze sui DIPG,
Dalla ricerca più di base, permetterebbe:
• una migliore comprensione dell’eterogeneità intratumorale e dell’evoluzione tumorale (studiando campioni bioptici e autoptici)
• di definire lo stato funzionale delle cellule tumorali (le loro attività e le loro interazioni con il tessuto normale)
• di definire il microambiente tumorale, incluso due aspetti importantissimi: la componente immunitaria e quella della barriera ematoencefalica (che spesso funge da barriera a molti dei farmaci).
Alla ricerca più direttamente traslazionale, consentendo di:
• studiare la risposta ai trattamenti terapeutici sul tessuto tumorale o sulle cellule derivate dai campioni tumorali
• identificare biomarcatori, cioè molecole sentinella, che possono essere seguite nel tempo anche su campioni di sangue e darci delle indicazioni su come il tumore risponde a certi trattamenti
• identificare popolazioni tumorali resistenti al trattamento
• studiare tali meccanismi di resistenza