Per Fondazione Heal il dolore non è l’unica opzione. Ecco perché, nel corso degli anni, ci siamo mobilitati per compiere azioni concrete a sostegno della ricerca scientifica in campo neuro-oncologico pediatrico.

MISSION IS POSSIBLE TOGETHER

Non siamo supereroi, ma ogni giorno ci svegliamo con una missione: quella di sostenere la comunità scientifica che lavora incessantemente per la ricerca, la divulgazione e la sensibilizzazione rispetto alla malattia oncologica pediatrica e patologie complesse.

Come portiamo avanti la nostra missione? Organizziamo campagne, eventi, conferenze con relatori di alto profilo, il cui fine non è solo la raccolta fondi, ma l’incentivo a mantenere vivo il dialogo  sull’importanza a mantenere vivo il dialogo sull’importanza della ricerca scientifica

Cerchiamo di coinvolgere il sostenitore lungo tutto il processo di finanziamento, rendendo i passaggi trasparenti e l’obiettivo chiaro. È importante trasmettere il messaggio che donare per la ricerca è un atto di gentilezza e coraggio per il futuro, di tutti.

OGNI GIORNO FONDAZIONE HEAL

Il nostro impegno a sostegno della ricerca in campo neuro-oncologico pediatrico e nelle patologie complesse non si esaurisce mai, anche grazie a un team di persone che opera costantemente con ‘gentilezza e coraggio’. Questa è la Fondazione Heal:

MESSAGGIO DELLA FONDATRICE  

SERENA CATALLO

Serena Catallo

“La pratica della gentilezza è una scelta, e per esercitarla ci vuole coraggio. Perché la gentilezza, lo abbiamo detto all’inizio e lo ripetiamo qui alla fine, è ben altra cosa dalla cortesia, dalle buone maniere, dal garbo o dalla gradevolezza. La natura della gentilezza autentica emerge quando per praticarla dobbiamo superare la paura, vincere la rabbia, a volte superare la disperazione. Dare senso. Essere umani.”

Scegliere la gentilezza dopo un evento devastante come la perdita di un figlio, non è affatto scontato. Ma la scelta è solo nostra: l’inferno è già lì, possiamo scegliere di diventarne parte, o scegliere di attraversarlo, cercando ciò che non è inferno. Liberarsi dalla paura e vincere la rabbia, trasformarle, renderle parte delle nostre strutture intellettive e sovrastrutture culturali, è dare un senso a quel dolore. È riempire lo spazio della mancanza. Non è accettazione, è coraggio.

Gaia è stato tutto questo: noi non facciamo altro che cercare la sua luce, seguire il suo esempio, trovare ovunque speranza. La speranza nella cura. Ma non basta solo l’esempio di Gaia: in realtà ci vuole una storia, un’impalcatura che sostenga l’idealità.

Parlare della Fondazione Heal oggi, non richiede uno sforzo di memoria così grande: la Fondazione, infatti, nasce nel 2016 per una volontà precisa espressa da me (attualmente membro del Consiglio Direttivo) e da mio marito Simone De Biase (Presidente). Volevamo prenderci cura di chi in passato e fino al 2015 si è preso cura di noi e del gioiello più prezioso che avevamo, e che abbiamo: nostra figlia Gaia.

Dicevo, lo sforzo di memoria è davvero esiguo, e questo perché Heal è cresciuta in pochissimi anni, passando da una semplice associazione a Onlus, diventando poi una Fondazione. Ma Heal è soprattutto un progetto, dunque qualcosa che, pur avendo le sue impalcature e le sue strutture organizzative, è un’entità estremamente mobile, inclusiva e in progressione, più che altro orizzontale che verticale.

Spesso mio marito ama definire la Fondazione come qualcosa di estremamente “pop”. In effetti, forse se dovessi scegliere degli appellativi per identificarci sarebbero questi: Heal è colore, è inclusione, è governance, è sostegno al sapere, ed è indubbiamente il dono più grande che è stato l’esempio di vita di Gaia: gentilezza e coraggio.

Gentilezza e coraggio è stato da sempre in nostro motto, la nostra ontologia, il decalogo morale su cui ogni progetto intrapreso da Heal si fonda. Parafrasando Giancarlo Carofiglio, che ha fatto di queste due parole un saggio sull’essere uomini e cittadini al giorno d’oggi all’indomani del 2020 (Cfr. G. Carofiglio, Della gentilezza e del coraggio, Feltrinelli):

Se da un lato, l’idealità è tutto, è il motore che muove le nostre scelte, le nostre azioni, dall’altro è necessario che tutto questo venga sorretto. Oggi, quest’impalcatura esiste ed è formata da persone. Persone che ogni giorno si spendono per un progredire concreto della Fondazione, attraverso comunicazione, progetti e iniziative. Con inventiva e professionalità, queste persone sono le radici del nostro bellissimo simbolo: l’albero della vita.

Ma il sostegno all’idealità viene anche da altre persone, che con gentilezza e coraggio si sono uniti a noi, in questo ambizioso progetto, fondendosi con la spinta motivazionale che ci muove ogni giorno. Si tratta di persone che ad oggi costituiscono la spina dorsale della Fondazione, il tronco di quell’albero che diventa sempre più alto, perché ogni giorno entrano nuove persone che ci aiutano a crescere. Ogni giorno la cura diventa sempre più possibile.

Ogni giorno la cura diventa speranza che cresce come tanti piccoli germogli di una chioma sempre più verde.

Grazie.

Serena Catallo

ORGANIGRAMMA E CONSIGLIO DIRETTIVO

assetto fondazione

SOCI FONDATORI

soci fondatori

Durante il Consiglio Direttivo del 3 luglio u.s. la Fondazione ha operato un importante passaggio di consegne della carica presidenziale, che da Serena Catallo (presidente e fondatrice) è passata a Simone De Biase (fondatore).

Questo passaggio potrebbe sembrare scontato nell’ottica del peso rappresentato da queste due persone in relazione alla vecchia Onlus, e poi Fondazione, dal momento che Serena e Simone sono i fondatori e il cuore pulsante dell’albero di Heal 🌳
In realtà, è stato un passaggio naturale, ma anche obbligato.

È cresciuto l’impegno (soprattutto di rappresentanza, oltre che di garanzia) che un incarico come quello di presidente implica.
Serena Catallo ha assunto naturalmente questa carica ai tempi della Onlus. Fu una scelta dettata dalle circostanze personali (ormai note, essendo la fondatrice insieme a suo marito Simone De Biase) e dall’invito del primo giovane Direttivo.
Tuttavia, a distanza di anni, vista la crescita dell’ente, Serena ha proposto il passaggio di presidenza al fondatore Simone.

Anche in questo caso, un passaggio naturale e necessario per due ordini di motivi:

👉🏻 il primo, legato all’impegno sul piano professionale di Serena Catallo, come docente di scuola secondaria di secondo grado, rivestendo una funzione pubblica ed educativa importante;

👉🏻 il secondo, riguarda la funzione rappresentativa in delega che Simone De Biase ha spesso assunto, in virtù del punto precedente, facendo le veci della Presidente. Ed essendo il fondatore, insieme a Serena Catallo, viene automaticamente identificato nella carica presidenziale in diverse circostanze. Inoltre Simone, avendo amministrato la Onlus per diversi anni, conosce capillarmente il funzionamento amministrativo della Fondazione e mantiene vivi e operativi i rapporti di partnership e collaborazione con importanti enti e fondazioni.

Per questo ordine di motivi, il Consiglio Direttivo ha accolto la proposta del passaggio di carica di Presidente da Serena a Simone, accogliendo inoltre un nuovo membro del consiglio, l’Ingegnere Antonio Longo, persona dalle alte doti personali e professionali, e da sempre legato alla mission della Fondazione.
Tale ingresso, conferma peraltro, la volontà della Fondazione di rafforzare la governance e di strutturarsi in modo funzionale, attraverso l’individuazione di un vicepresidente, l’Avv. Alessandro Chiappelli, e di una Direttrice generale, l’Arch. Barbara Di Carlo. Queste due persone, dall’alto profilo professionale e umano, sono già membri del Consiglio Direttivo, e rappresentano due punti di forza in seno alla governance della Fondazione, operando nella totale fiducia del Consiglio e dei due fondatori 🙌🏻

Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: sostenere la ricerca della cura sui tumori cerebrali infantili.
Con gentilezza e coraggio, sempre.

COMITATO D’ONORE

Fondazione Heal

Ernesto Furstemberg Fassio, Enrico Brignano, Flora Canto, Famiglia Divella, Christian Vieri, Costanza Caracciolo, Flavio Insinna, Dora Invernizzi Ceretti, Erika Zullino, Gabriele Ratti, Salvatore Perrot, Famiglia Scintu – Osteria La Sol Fa, Adriana Longhitano, Fabrizio Ferrini, Elenoire Ferrini

BILANCIO SOCIALE 2023

Visualizza il bilancio 2023

Compenso per l’Amministratore per l’anno 2023 di euro 27.022,28 lordi

Compenso per il Revisore Contabile per l’anno 2023 di euro 5.344 al netto degli oneri di legge

RENDICONTO 5×1000 Heal Onlus 2023
Socio Fondatore

RENDICONTO 5×1000 Heal Onlus
Socio Fondatore

BILANCIO SOCIALE 2022

Visualizza il bilancio 2022

Compenso per l’Amministratore per l’anno 2022 di euro 24.497,60 lordi

Compenso per il Revisore Contabile per l’anno 2022 di euro 5.000 al netto degli oneri di legge

BILANCIO SOCIALE 2021

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