Dal noleggio a lungo termine di Flee un centesimo alla ricerca per ogni km percorso

COMUNICATO STAMPA

La società Moov ha lanciato l’iniziativa “Dona con Flee” per sostenere con Fondazione Heal il progetto ASTRO-NETS dedicato alla formazione dei giovani neurochirurghi.

Un centesimo per ogni chilometro percorso da destinare alla ricerca scientifica. È l’iniziativa “Dona con Flee”, che il marchio di mobilità di Moov ha lanciato per sostenere con Fondazione Heal il progetto Astro-Nets dedicato alla formazione dei giovani neurochirurghi. Con l’inizio di maggio, mese tradizionalmente dedicato alla sensibilizzazione sui tumori cerebrali, i clienti di Flee potranno, su base volontaria, donare un centesimo per ogni km percorso con la loro auto a noleggio a Fondazione Heal e finanziare così il progetto sostenuto proprio da Heal e attualmente ospitato presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Il progetto nasce a Milano, da un’idea del neurochirurgo Alessandro Perin, ma non si tratta di un progetto locale: un simulatore virtuale permette di far provare ai neurochirurghi di tutta Italia l’operazione prima di farla davvero. Proprio come avviene per un astronauta prima del lancio.

“Il progetto Dona con Flee è un’opportunità importante affinché le cure possano arrivare dove solitamente purtroppo non arrivano – ha dichiarato Erika Zulino, Responsabile Charity di Moov – Sostenendo il Trasporto Solidale di Fondazione Heal aiutiamo le persone a spostarsi verso i luoghi di cura, con questo progetto vogliamo permettere che venga fatto esattamente il contrario: che le cure ad alta specializzazione raggiungano le persone che ne hanno bisogno in ogni parte d’Italia. È un aspetto che combacia con la natura e con la mission di Flee, per la sua capillarità e per quello in cui crediamo: il movimento per noi deve essere libertà. Essere liberi, in questo caso, significa anche potersi curare senza necessariamente spostarsi”.

Il progetto Astro-Nets

Astro-Nets unisce il mondo della neurochirurgia con le metodologie di addestramento degli astronauti, aprendo le porte a una nuova era di neurochirurghi altamente qualificati e pronti ad affrontare le sfide più complesse. Gli studenti della scuola di Specializzazione in Neurochirurgia del Besta sono i primi protagonisti di questa rivoluzione formativa basata su simulazioni, realtà virtuale ed esperienze sul campo. Il progetto finanziato e promosso da Heal mira a potenziare la formazione dei neurochirurghi concentrandosi sullo sviluppo di competenze trasversali, attraverso tutti gli strumenti tecnologici a disposizione: dal ricorso alla realtà virtuale o aumentata all’intelligenza artificiale. Il training del progetto affronta temi cruciali come la Comunicazione, il Teamwork, la Leadership, il Conflict Management, il Self Care, l’Errore Umano e i Fattori Multiculturali.

“Sosteniamo un programma di formazione di neurochirurghi mettendo a servizio delle nuove leve strumenti particolarmente costosi e non presenti ovunque in Italia – ha spiegato Simone De Biase, presidente di Fondazione Heal – È una palestra per i neurochirurghi dove si rivolge attenzione anche all’aspetto psicologico della loro formazione, non solo all’abilità manuale. Un neurochirurgo deve avere molte competenze oltre alla tecnica: la capacità astrattiva, ad esempio, o saper immaginare l’intervento prima di farlo. E poi la grande capacità di lavoro in team: la crescita deve essere di tutta l’equipe di lavoro, non solo del singolo o del suo vice”.